recensioni, articoli, interviste

aquiloni

 

 
 

Gennaio 2010

 

Aquiloni

 

Tempo libero e natura - http://www.tempoliberoenatura.it/index.php?option=com_content&view=article&id=181:aquiloni-istruzioni-per-luso&catid=34:recensioni&Itemid=37

 

di Margherita De Donato

 

Il mondo degli aquiloni, la loro origine, le tipologie, i principi del volo e tanto altro ancora � quanto contiene �Aquiloni, dalle losanghe al kitesurf: istruzioni per l'uso� di Guido Accascina, edizioni AQUILONI ALIVOLA.
Il piccolo manuale, denso di notizie interessanti corredate da fotografie e disegni esplicativi, introduce i lettori nella storia degli aquiloni, che copre un arco di tempo di tremila anni, attraversando ambiti culturali e geografici estremamente diversi. Si pensa che la loro patria sia la Cina e che commercianti e missionari siano gli artefici della loro esportazione nelle altre nazioni (in Europa, precisamente in Olanda, arrivarono dopo il Cinquecento). Sfogliando le pagine, scopriamo che i primi aeroplani dell'inizio del Novecento derivano da aquiloni scatolati (box kite, progettati da Lawrence Hargrave nel 1893) con l'aggiunta di piani di coda orizzontali e verticali atti al controllo del velivolo.


Alla losanga di carta con le code, funzionale per il gioco dei bambini, si contrappongono gli aquiloni usati per trainare le imbarcazioni , per salvare i naufraghi, per pescare e per portare in quota strumenti metereologici. Ovviamente al diverso utilizzo corrispondono forme e materiali differenti, dalla struttura in bamb� abbinata a semplici foglie, a quella in carbonio su cui fissare il tessuto da spinnaker.
A chi vuole provare a far volare un monofilo (del tipo a losanghe oppure un box o un delta o uno dai profili alari) o cimentarsi con aquiloni pilotabili a due e quattro cavi, il manuale spiega innanzitutto la regolazione prima del volo, poi come prendere e mantenere quota, come controllarli con le maniglie Quad o con la barra per atterrare e, in aggiunta, i possibili utilizzi di kitesurf, landboard, buggy e snowkite, rispettivamente su acqua, su terra o sabbia e su neve. Conclude il manuale un'utile nomenclatura che descrive le parti principali di ogni tipo di aquilone.
Per l'acquisto del manuale potete contattare TLN. Per ulteriori informazioni rimandiamo al sito www.aquiloni.it
 

Settembre 2008

 

Aquiloni

 

Automata

 

 

Festival della letteratura di Mantova - www.festivaletteratura.it - autori

 

http://www.festivaletteratura.it/2008/schedaautore2008.php?autid=1699

 

Guido Accascina, personaggio poliedrico e affascinante, che ha saputo fare della semplicità un'arte e del gioco uno stile di vita, realizzando con coraggio un progetto in cui pochi prima di lui si erano cimentati.
Tutto ha inizio con un pacco che viaggia da San Francisco fino a Palermo: é il 1981, l'Italia e l'America sembrano appartenere a due periodi storici diversi, Accascina è un giovane ingegnere palermitano e quel pacco è indirizzato a lui, da parte di suo fratello.
Quella scatola non soltanto racchiude un gioco nuovo ma muta sensibilmente il corso della sua vita.
Gli viene in mente di progettare, costruire, far volare e vendere aquiloni, il tutto senza intermediari, liberamente - un �one man work� come dice lui stesso - e non si limita ad immaginare questa possibilit�, ma la realizza: nasce cos� Alivola, impresa specializzata nella costruzione e nella distribuzione di aquiloni, giocoleria, giochi d'aria.
Si mette a studiare le tecniche di progettazione ed il design degli aquiloni direttamente dai cataloghi � le uniche fonti che riesce a trovare - e, vista la scarsit� di materiale informativo, decide di scriverselo lui un libro sugli aquiloni che ancora oggi (pubblicato da Stampa Alternativa) � un must per gli addetti ai lavori e non solo.
La popolarit� degli aquiloni col tempo cresce a dismisura e Guido Accascina ne � oggi uno dei pi� quotati e stimati progettisti, nel frattempo si � trasferito insieme alla ditta Alivola a Montopoli di Sabina, in provincia di Rieti.
Come i bambini, quando scopre qualcosa di nuovo e affascinante, Accascina la vuole capire, possederne le tecniche e scoprirne i segreti. E� successo cos� anche con gli automata, piccole sculture animate in carta, legno o metallo, che attraverso complicati congegni meccanici, realizzano dei semplici movimenti insieme buffi e affascinanti. Guido Accascina li ha scoperti durante una visita al Cabaret Mechanical Theatre di Londra dove sono esposti quelli realizzati dai migliori artisti come Paul Spooner e Peter Markey e da allora non li ha pi� abbandonati.
Il numero di automata che si possono costruire � potenzialmente infinito, solo per fare qualche esempio: la coppia che si bacia e l�automata che riproduce il movimento delle onde, l�orchestrina, l�elefante che fa un balzo alla vista del topolino, il leopardo che si mimetizza dietro l�erba della savana, la tartaruga che nella celebre corsa supera la lepre avvalendosi dell�aiuto di un�automobile.
Gli automata sono delle piccole sfide, c�� chi li compra gi� �bell�e fatti� e si accontenta di fare girare la manovella ma anche chi sceglie di costruirli a casa, optando per le scatole con gli automata in kit di montaggio.
Nel 2001 Guido Accascina e Marina Gigli danno vita a Montopoli di Sabina ad un vero e proprio museo di automata, il � Modern Automata Museum� che vanta circa 200 pezzi realizzati da artisti provenienti da diverse parti del mondo (italiani, francesi, tedeschi, giapponesi, canadesi, americani).
�Si tratta dell�unico museo� dice ironicamente Accascina �dove non sono gli utenti a muoversi tra le opere, quanto le opere che si muovono mentre i visitatori stanno fermi ad ammirarle!�.

 

Bibliografia Sintetica
Aquiloni, Stampa Alternativa, 1996

 

Febbraio 2008

 

Aquiloni

 

Automata

 

Zoe Magazine - zoemagazine.net

 

Una piccola visione del mondo in un giro di manovella

di Alli Traina

 

In una societ� che va di fretta, dove non c�� tempo per fermarsi a pensare, dove si vince se si ottiene �tutto e subito� e dove quel che conta � il risultato e non la sostanza, � ancora possibile elaborare un punto di vista personale e �perdere tempo� per sperimentarlo?

In altre parole, � possibile ritornare a quel concetto di semplicit� che ha in s� tutto lo sforzo e la fatica della complessit�? C�� chi alla propria realizzazione ha cercato di dare una forma personale e creativa, affrontando scelte e sfide con l�ironia e la leggerezza di chi sa ancora giocare.

Si tratta di Guido Accascina, personaggio poliedrico e affascinante, che ha saputo fare della semplicit� un�arte e del gioco uno stile di vita, realizzando con coraggio un progetto in cui pochi prima di lui si erano cimentati. Tutto ha inizio con un pacco che viaggia da San Francisco fino a Palermo: � il 1981, l�Italia e l�America sembrano appartenere a due periodi storici diversi, Accascina � un giovane ingegnere palermitano e quel pacco � indirizzato a lui, da parte di suo fratello. Se fosse la scena di un film, potrebbe farsi un primo piano sul volto del giovane palermitano e seguirne le espressioni che cambiano lentamente mentre apre la scatola: prima non capisce, vede colori e materiali sconosciuti, poi intuisce, si incuriosisce e, quando si ritrova fra le mani un aquilone (di quelli che a Palermo neanche se ne immaginava l�esistenza) ed un catalogo, gli si dipinge sul volto quel �senso di meraviglia� a cui fa spesso riferimento nel descrivere i ricordi pi� cari che gli hanno svelato nuove emozioni e intensit�. Quella scatola non soltanto racchiude un gioco nuovo ma muta sensibilmente il corso della sua vita. Gli viene in mente di progettare, costruire, far volare e vendere aquiloni, il tutto senza intermediari, liberamente - un �one man work� come dice lui stesso - e non si limita ad immaginare questa possibilit�, ma la realizza: nasce cos� Alivola, impresa specializzata nella costruzione e nella distribuzione di aquiloni, giocoleria, giochi d�aria. Sembra che per l�ingegnere palermitano rivoluzionare la propria esistenza seguendo i suoi colpi di genio � cos� definisce l�idea che l�ha portato a fondare la sua azienda � non sia poi cos� complicato.

La semplicit� con cui racconta di avere capito che poteva investire sugli aquiloni in un momento (gli anni 80) in cui in Italia erano pressoch� sconosciuti ed in cui non esistevano che pochi libri sulla materia, fa sembrare semplice quello che per la maggior parte della gente rappresenterebbe solo un groviglio di problematiche, limiti imprescindibili ed ostacoli invalicabili. Si mette a studiare le tecniche di progettazione ed il design degli aquiloni direttamente dai cataloghi � le uniche fonti che riesce a trovare - e, vista la scarsit� di materiale informativo, decide di scriverselo lui un libro sugli aquiloni che ancora oggi (pubblicato da Stampa Alternativa) � un must per gli addetti ai lavori e non solo. La popolarit�  degli aquiloni col tempo cresce a dismisura e Guido Accascina  ne � oggi uno dei pi� quotati e stimati progettisti, nel frattempo si � trasferito insieme alla ditta Alivola a Montopoli di Sabina, in provincia di Rieti.La ricetta del suo successo sembra stare nella particolare caratteristica della sua indole che si condensa in quella capacit� di stupirsi e meravigliarsi tipica dei bambini. E come i bambini, quando scopre qualcosa di nuovo e affascinante, Accascina la vuole capire, possederne le tecniche e scoprirne i segreti.

E� successo cos� anche con gli automata, piccole sculture animate in carta, legno o metallo, che attraverso complicati congegni meccanici, realizzano dei semplici movimenti insieme buffi e affascinanti. Guido Accascina li ha scoperti durante una visita al Cabaret Mechanical Theatre di Londra dove sono esposti quelli realizzati dai migliori artisti come Paul Spooner e Peter Markey e da allora non li ha pi� abbandonati.Li definisce �una piccola visione del mondo in un giro di manovella�, spiegando che �� un�idea che viene spontanea se li si paragona agli haiku giapponesi, che possono definirsi una piccola visione del mondo in tre brevi versi. L�automata compie un�azione che si ripete a ogni giro di manovella e all�interno di questo ciclo si racconta una storia molto semplice e breve che tuttavia, come gli haiku, � preceduta da uno studio e un lavoro estremamente vasto�.Come gli haiku  (l�antichissima forma poetica giapponese di tre versi composti rispettivamente da cinque, sette e cinque sillabe) gli automata rappresentano delle immagini, dei movimenti, una visione rapida ed essenziale della realt�, raccontano piccole storie che tuttavia nascondono ed ispirano lunghe riflessioni sulla natura e sulle cose.

 �Per costruire un automata moderno ci vogliono spesso anni di lavoro: dall�intuizione iniziale al pezzo finito c�� un percorso complicatissimo� spiega Accascina �per questo chi progetta automata elabora quasi naturalmente un diverso modo di vedere la realt�. Si ripensa completamente all�origine delle cose e dei movimenti, si scompongono e si alterano i meccanismi per arrivare comunque ad avere lo stesso effetto visivo: per esempio quando si mescola lo zucchero nel caff� sono coinvolti un centinaio di muscoli, per farlo fare ad un automata, invece, basta mettere un bastoncino sotto il cucchiaino che, in un unico movimento, fa muovere il cucchiaino, la mano che lo tiene e tutto il corpo. Come con gli haiku l�artista deve tagliare, ridurre tutto il pi� possibile, finch� il pensiero complesso si traduce in quei tre piccoli versi o in quel giro di manovella che poi racchiudono tutto un mondo�.Il numero di automata che si possono costruire � potenzialmente infinito, solo per fare qualche esempio: la coppia che si bacia e l�automata che riproduce il movimento delle onde, l�orchestrina, l�elefante che fa un balzo alla vista del topolino, il leopardo che si mimetizza dietro l�erba della savana, la tartaruga che nella celebre corsa supera la lepre avvalendosi dell�aiuto di un�automobile.Gli automata sono delle piccole sfide, c�� chi li compra gi� �bell�e fatti� e si accontenta di fare girare la manovella ma anche chi sceglie di costruirli a casa, optando per le scatole con gli automata in kit di montaggio.�Si tratta di giochi che hanno poco a che fare col modo con cui si fanno le cose adesso, in cui si spinge un bottone e tutto funziona: sia per gli aquiloni che per gli automata bisogna impegnare la testa, la fantasia, la manualit�, le abilit� corporee, insomma il corpo e la mente ne rimangono totalmente coinvolti.�.C��, poi, un aspetto buffo e soprattutto un senso di velata ironia che scaturisce a ogni �giro di manovella� eppure, riflette Accascina, �dove succede questo passaggio nessuno l�ha ancora capito, del resto � la caratteristica stessa dell�ironia: appena uno ne parla, sparisce!�.Nel 2001  Guido Accascina e Marina Gigli danno vita a Montopoli di Sabina ad un vero e proprio museo di automata, il � Modern Automata Museum� che vanta circa 200 pezzi realizzati da artisti provenienti da diverse parti del mondo (italiani, francesi, tedeschi, giapponesi, canadesi, americani).�Si tratta dell�unico museo� dice ironicamente Accascina �dove non sono gli utenti a muoversi tra le opere, quanto le opere che si muovono mentre i visitatori stanno fermi ad ammirarle!�.Il piacere della lentezza, l�ironia e la semplicit� che caratterizzano questi giochi sembra siano contagiosi: pare che una volta �imparato a giocare� non si possa pi� fare a meno di guardare alle cose in un modo diverso, lasciando che siano le nostre attivit� a condizionare lo scorrere del tempo e non viceversa.

 

Febbraio 2006

 

Aquiloni

Aquilandra.it

 

Cos'� un aquilone

di Domenico di Noia

 

Scrive Ing. Guido Accascina, nel suo bellissimo ed esauriente libro "AQUILONI" (libro che consiglio a tutti quelli che si incuriosiscono ad osservare un aquilone volare):
un Aquilone � ufficialmente un oggetto pi� pesante dell'aria che vola sostenuto dal vento, ma in realt� � qualcosa di molto personale ed � difficile definire con esattezza se a volare sia un oggetto o qualcos'altro e se a tenerlo in aria sia solo il vento. Oltre che per giocare, gli aquiloni sono stati usati nel corso del tempo per trainare imbarcazioni, per sollevare persone, per spaventare nemici, per pescare, per salvare naufraghi, per fotografare dall'alto, per portare in quota strumenti metereologici, per segnalare, per alzare antenne radio, per contrabbandare liquori, per infiltrarsi in volo silenziosamente nelle linee nemiche, per passare cavi da una sponda all'altra di un fiume, per scopi pubblicitari, per catturare i fulmini, per entrare in una citt� assediata, per misurare. Distanze, per lanciare messaggi, per sperimentare il volo a motore e il volo planato ma anche, con un significato animistico, come mezzo per entrare in contatto col mondo degli dei, con l'anima delle cose, con la benevolenza del clima, con il soprannaturale, usando il destino del volo come auspicio del futuro. Gli aquiloni hanno una storia ricca e multiforme, che copre un arco di tempo di tremila anni, attraversa ambiti culturali estremamente diversi ed � costantemente rinnovata da nuovi progetti

 

 24 Aprile 2005

 

Aquiloni

 

Giocoleria

 

 

Juggling Magazine

 

Intervista di Adolfo Rossomando

 

Guido Accascina, da dove cominciamo?

Nell�81, a Palermo, facevo parte di un gruppo di ragazzi che organizzava mostre e dava spazio alla creativit�, e il PCI ci chiese di occuparci della Festa dell�Unit�. Organizzammo cos� un giardino con un souk arabo lungo mezzo chilometro, pieno di gente, di fantasia, di colore. Parteciparono 50.000 persone, con un incasso di 95 milioni, e la festa venne prolungata di un�altra settimana! Ottenemmo allora in concessione zone degradate della citt�, coinvolgendo le forze attive della citt�.

In quei giorni mi arriv� da S. Francisco (USA) un pacchetto da parte di mio fratello Gabriele. All�interno c�era un aquilone acrobatico, e un catalogo di aquiloni. Sfogliandolo vidi per la prima volta delle vere e proprie sculture volant, ed immaginai di poter sognare di notte un aquilone, costruirlo il giorno dopo, farlo volare e infine venderlo. Un ciclo completo di produzione senza intermediari, padroni, in assoluta libert� (one man work). Il caso voleva che mia madre avesse aperto in quell�epoca un negozio Citt� del Sole, che il gruppo CDS prendesse gi� aquiloni dall�Inghilterra, e che il mio amico velaio Francesco Valenza, con il quale stavamo arredando la Festa dell�Unit� con centinaia di teli in spinnaker colorati, conoscesse benissimo questi materiali. Pochi giorni nella sua veleria era gi� nata la ditta Alivola, che oggi � una piccola impresa con dipendenti, rappresentanti e un circuito di circa 500 negozi di giocattoli, di modellismo, di sport, di aquiloni e giocoleria, dove tutti sposano benissimo aquiloni e giocoleria. Un�impresa sana, che cresce con costanza e gradualit�, senza indebitarsi con le banche, che ha un buon prodotto e ottimi clienti.

 

Come costruivi i tuoi primi aquiloni?

Allora non c�erano in Italia libri sugli aquiloni, e bisognava inventarsi veramente tutto. Guardavo i cataloghi con la lente d�ingrandimento, cercando di capire quale struttura supportasse la vela. Erano tempi in cui dovevi sperimentare, procedendo per prove ed errori. Con pochi libri di riferimento, tra cui Kites, di David Pelham, e molta sperimentazione; decisi allora di realizzare un mio libro sugli aquiloni, che venne pubblicato da Stampa Alternativa. Ero cos� preso da questo libro che a volte alzavo gli occhi dalla scrivania e mi sembrava che tutta la stanza volasse!

C�era al tempo gi� un festival, quello di Cervia, dove nell�81 parteciparono 10 aquilonisti, di cui sette stranieri e tre italiani, e fino al 92/93 conoscevo nome e cognome di tutti gli aquilonisti italiani. Poi l�aquilonismo � cresciuto, cos� come le discipline e i tipi di aquiloni, ed ora in Italia, con ben 60 club di aquilonisti, mi capita spesso di andare ai festival e di conoscere forse nemmeno la met� delle persone.

 

Il magnetismo degli aquiloni

L�aquilone, esistendo da migliaia di anni, ha una sua stratificazione e fa parte ormai della cultura sociale. Quando dico che costruisco aquiloni, subito rispondono �Ah!� e, aprendo le porte della loro memoria, pescano un archetipo che tutti abbiamo dentro - l�idea del volo - che non si perder� mai.

Una sera sulla spiaggia della Sicilia abbiamo alzato un aquilone che poi � scomparso nel buio della notte. Avevamo in mano questo filo e ci sembrava di essere attaccati alle stelle, un�esperienza un po� magica. L�aquilone non ha tempo, e fatto il primo passo, come per la giocoleria e tante altre attivit�, varchi una soglia e non torni pi� indietro. Fai un movimento verso l�interno e verso l�esterno, entrando nella dimensione nascosta di te stesso e in un gruppo di persone da cui prima eri escluso. Un percorso iniziatico alla fine del quale sei pi� maturo, pi� adulto. Poi c�� chi come me ci rimane dentro per tutta la vita. Un giorno abbiamo attaccato ad un�aquilone un walkman ed una telecamera, che riprendeva a cento metri d�altezza il mare agitato, con il vento che entrava nel microfono e le poesie di Bob Wilson da sfondo; un video breve ma dagli effetti da brivido.

 

Popolo di giocolieri e popolo di aquilonisti

Esiste, come in tutti i gruppi sociali, una rete, che non � codificata e che � formata da persone che col tempo si sono riconosciute in un certo spirito, magari diverso da altri. E� un nucleo forte, di persone anche di una certa et�, che promuovono con entusiasmo festival, dove, per esempio, amici norvegesi vanno in giro con in mano un tubo e un bicchiere, offrendo a tutti dell�ottimo whisky. Poi alzi il naso e scopri che la bottiglia � lass� in alto, attaccata ad un aquilone, ed il filo � appunto il tubo nel quale scorre il whisky!

Nel 97 a Palermo abbiamo realizzato un�opera in notturna con gli aquiloni, invitando 50 aquilonisti da tutto il mondo. Il testo L�AQUILONE, di Michelangelo Antonioni e Tonino Guerra, raccontava di un bambino in clausura che faceva volare il suo aquilone. Tutti capivano che era un segno di libert� e gli portavano filo dai paesi vicini, per farlo volare pi� in alto possibile. Nello spettacolo un piccolo aquilone veniva appunto aiutato nel volo da grandi aquiloni artistici. Un�opera corale, con musica ed una stravolgente scenografia volante. In quel caso tutti gli io si sono fatti da parte, e il tutto diventava maggiore della somma delle parti, proprio come avviene durante il toss up dei giocolieri.

Ricordo con piacere l�atmosfera che si respirava a Torino durante la EJC del �97. Giocoleria ed aquiloni sono attivit� dove non regna l�atteggiamento conflittuale. Mi sembra una cosa sanissima, perch� insegnano a stare bene con se stessi e con gli altri. Inoltre nella giocoleria non conta avere, o esibire, un bell�attrezzo, magari costosissimo, ma conta essere, essere capaci di far funzionare al meglio il tuo attrezzo, e ci� non consente bluff di alcun tipo.

 

La scelta della giocoleria

Mario Bartiromo, nostro collaboratore, si accorse che in altri paesi aquiloni e giocoleria viaggiavano ormai bene insieme. Incontrammo Mr. Babache alla EJC di Torino, e gli offrimmo una rete di distribuzione nazionale, perfettamente rodata, che ha funzionato da subito. La cosa importante � sapere cosa stai distribuendo, assistere negozi e clienti, avere un magazzino pronto a soddisfare le loro richieste. Penso che i giocolieri siano sempre un passo avanti rispetto a noi e, grazie al passaparola e alla continua sperimentazione, sono anche molto esigenti,  perfino sul colore degli attrezzi!

Agli inizi in ditta non sapevamo distinguere un diabolo da un devil stick, mentre oggi tutti abbiamo una buona familiarit� con gli attrezzi, e Antonio Sciamanna, uno dei magazzinieri, dopo il lavoro va a fare spettacoli di giocoleria nel suo paese! Io invece faccio parte del circo Patani, insieme a Marina e nostro figlio Simone, e sono ormai un professionista della monoclava, che riesco a far passare da una mano all�altra (inside passing)! Abbiamo le nostre t-shirt e del circo fanno parte anche i cuginetti di Simone, insieme ai quali ci esibiamo una/due volte all�anno. Siamo insomma la dimostrazione di come ci si pu� divertire anche senza essere bravissimi.

 

Il Museo

In questi anni sto lavorando ad un progetto cui tengo molto, gi� approvato dalla Regione, dall�Ente Musei e dal comune di Montopoli: un museo di aquiloni. Fino all�inizio del 900 gli aquiloni, insieme alle mongolfiere, erano l�unico oggetto pi� pesante dell�aria capace di volare. Ricognizione,  rilevazioni meteorologiche, passaggio di cavi da una sponda all�altra di un fiume, sollevamento umano, utilizzo di antenne per la trasmissione di segnali radio (quest�anno ricorre il centenario di Marconi), ma anche i primi aerei, il paracadute, il deltaplano, sono stati realizzati grazie all�esperienza maturata con gli aquiloni. Questo museo racconter� l�affascinante storia degli aquiloni, offrendo a tutti la possibilit� di realizzarli.

 

Il futuro

20 anni fa chi si schierava realmente contro la mafia veniva fatto fuori. Regnava una grande sensazione di impotenza, o di grande paura, e si respirava un�aria pesantissima, per cui mi trasferii a Roma, e subito dopo a Montopoli in Sabina, che trovai bellissima. Adesso, grazie alla giunta Orlando e all�intervento dello stato dopo le stragi di Falcone e Borsellino, la situazione in Sicilia � completamente cambiata, ed oggi, andando in giro per le strade di Palermo, che prima erano deserte, scopri fiumi di gente, fino a sera tardi. Decine di migliaia di cittadini che hanno cambiato la loro vita e creato un clima migliore. C�� pi� orgoglio e pi� dignit�, cos� comincio a considerare l�idea di realizzare qualcosa in Sicilia, dove un clima meraviglioso offre potenzialit� straordinarie per aquilonisti e giocolieri.

Mi piacerebbe concludere la mia carriera di aquilonista insegnando stabilmente ai bambini. Sono convinto che tutte le generazioni debbano fare l�esperienza di costruire e far volare un aquilone. C�� tanto lavoro da fare nelle scuole, dove pi� che difficolt� incontriamo solo aperture. Abbiamo fatto corsi e festival in tante citt� d�Italia, e portiamo sempre nel nostro catalogo l�immagine del momento di gioia vissuta a Villasimius, dove in una settimana facemmo costruire 1000 aquiloni ai bambini. Ma in Italia gli aquiloni vengono ancora visti o come un gioco per soli bambini o come un hobby, o uno sport super specializzato, per adulti. Nel nord Europa incontri gruppi di aquilonisti che si presentano ai festival in 40/50, dai bambini ai nonni, dimostrando come un oggetto comune possa catturare l�interesse e la passione di tutte le generazioni. In cambio del piccolo sforzo che richiede la sua costruzione, si viene generosamente ricompensati dal volo che il vento e l�aquilone producono, e questo puoi facilmente leggerlo nel sorriso di chi lo sperimenta.

 

7 Aprile 2005

Automata

La Sicilia

 

In Mostra gli �automata�, burattini dell�era moderna

di Alessandra Galioto

 

C'� un po' di tutto: l� volo non riuscito di Icaro, un porcellino che volteggia, un gatto in paradiso. Da domani al prossimo 4 maggio il Mima, museo internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, ospiter� la prestigiosa mostra �Modern Automata Museum�, unica nel suo genere.

Verranno esposte piccole. sculture meccaniche, "automata", realizzate in carta, legno o metallo messe in movimento da una manovella. A differenza degli antichi costruttori di automata, che cercavano con grande fatica di imitare e copiare nel modo il pi� possibile naturale il reale movimento degli esseri animati, i moderni costruttori invece, evitano ogni naturalismo.

La parte inferiore di queste opere � in genere costituita da un certo numero di leve, ingranaggi, ruote, catene e cinghie, mentre la parte superiore � una piccola opera d'arte che racconta una storia. Per questo ogni automata � la rappresentazione del rapporto stretto tra razionale e fantastico, come anche tra invenzione meccanica ed intuizione creativa.

La mostra ideata da Guido Accascina, porta a Palermo quarantacinque opere diverse che per l'occasione hanno lasciato il museo di Castelletto di Vezzano a Rieti che ne ospita altre duecento tra italiane, inglesi, tedesche, statunitensi, francesi, canadesi, giapponesi e sudamericane.

�Costruire automata � contagioso - spiega Guido Accascina - a tal punto che a Castelletto  di Vezzano, dove,� situato il Museo, gi� svariati artisti si sono cimentati felicemente con la costruzione di un proprio modello. L'idea mi � venuta anni fa quando sono andato a Londra e ho visitato un museo di giochi meccanici. Poi questo museo ha chiuso, ed oggi quello creato da me e la mia compagna � l'unico in Europa.

La cosa che mi affascina di pi� e al tempo stesso mi diverte � che in ogni automata esiste una parte meccanica e razionale ed un'altra fantastica e irrazionale: praticamente lo stesso binomio che compone il modo di essere degli individui.

La mostra � aperta fino al 4 maggio, dalle 10 aIle13 edaile 15,30 alle 18,30.

 

maggio 2003

aquiloni

www.ragazzinet.it 

 

Sulle ali del vento

di Francesca Capelli

 

Far volare un aquilone � molto divertente. Ma ti sei mai chiesto quanto lavoro richieda la sua realizzazione? Scopriamolo insieme, con l�aiuto di un esperto

 

In questa  stagione � facile veder volare gli aquiloni. Gli adulti ricordano di averli fatti, da bambini, con le proprie mani: bastavano un paio di cannucce e carta velina. �Ottimi materiali�, dice Guido Accascina, fondatore di Alivola, azienda di Montopoli (Rieti)che produce aquiloni. �Ma aquiloni di questo tipo erano molto fragili e non si potevano smontare. Oggi si preferiscono materiali pi� tecnologici�. 

Come il ripstop di nylon, usato per fare le vele della barche, che pesa appena 42 grammi al metro quadro. Mentre per la struttura si preferiscono legno, vetroresina o fibre di carbonio, materiali che consentono di progettare aquiloni dalle forme impensabili fino a pochi anni fa. 
Siamo abituati a pensare che gli aquiloni servano solo per il gioco e il divertimento, mentre non � cos�. �Possono anche trainare e sollevare oggetti�, osserva Accascina. 

�Cos� sono nate discipline sportive, come il kite surf, cio� il surf con la tavola trainata da un aquilone. E non mancano gli �usi� utili: un aquilone permette, per esempio, di prendere la temperatura dell�aria a 100 o 200 metri da terra. Fino all�inizio del �900 a questi oggetti erano affidati molti compiti che oggi svolgono gli elicotteri�.
Come si progetta un aquilone? Dipende dall�uso che se ne far�. Se deve trainare o sollevare un oggetto dovr� essere resistente e in grado di catturare tutto il vento disponibile. Se servir� a far giocare un bambino si preferiranno modelli molto leggeri e stabili. Per le discipline sportive (come gli aquiloni acrobatici a 2 o 4 fili) sono possibili modelli tridimensionali capaci, se ben manovrati, di evoluzioni spettacolari. 

Gli aquiloni che voleranno, per esempio, nella pianura padana, sono molti grandi e leggeri, per catturare pi� vento possibile, quelli destinati alla Sardegna, fin troppo ventosa, sono piccoli e pesanti.
�Malgrado l�impiego di materiali ad alta tecnologia, costruire aquiloni e un lavoro artigianale�, dice Guido Accascina. �Progettiamo l�aquilone, realizziamo il modello e lo facciamo collaudare a un esperto. Poi lo modifichiamo finch� non otteniamo il risultato desiderato". 

Solo dopo questi passaggi, l'aquilone sar� messo in commercio. Il tutto richiede circa un anno di lavoro.
La squadra di collaudatori di Alivola comprende nomi illustri. Come Chicco Del Croce, campione di kite surf (nella foto qui a sinistra). O ancora, Ivan Memmo (nella foto qui sopra) e Fabrizio Lucci, entrambi campioni di trick, aquilone acrobatico a due fili. Infine Guido Maiocchi (campione europeo di aquilone acrobatico a quattro fili).
E i prezzi? Un aquilone da bambino costa da 20 a 50 �. Un acrobatico a 4 fili circa 150 �, per arrivare a 1000-1500 � per uno da kite surf. Per sapere di pi� su Alivola:
www.aquiloni.it

8 Febbraio 2003

 

Aquiloni

Il Messaggero � Rieti

 

Montopoli: Le invenzioni di Accascina protagoniste al programma Rai Tre "Occupati"

 

Le creazioni geniali di Guido Accascina protagoniste questa sera su Rai3, nel corso della trasmissione "Occupati" in onda alle ore 20. Nel contenitore di Rai spazio all'iniziativa di Accascina, ingegnere romano trasferitosi a Montopoli, dove ha aperto un'azienda che produce aquiloni e sculture volanti.

Un'attivit� che ha riscosso un tale successo tanto da "scomodare" le telecamere della Rai.

 

 

4 Aprile 2000

 

Aquiloni

 

Automata

Corriere di Rieti

 

Alivola, il cielo in una stanza

di Antonio Fragassi

 

La camera dei segreti di Harry Potter � poca cosa rispetto a quella di Guido Accascina, che ha messo il cielo in una stanza con i suoi aquiloni. In quel di Mont�poli, l'ingegnere di Palermo ha reaIizzato il sogno di una vita: creare cose geniali continuando a giocare, a 5O anni, e regalando sorrisi a bambini e adulti.

Ha cominciato con gli aquiloni (l'azienda si chiama appunto Alivola), poi si � inventato gli automata (piccole sculture meccaniche), e ancora un negozio con mille diavolerie, tutto l'occorrente per i giocolieri del circo.

Accascina, tipo apparentemente distaccato, � in realt� una miniera di idee con il raro dono di unire la concretezza dell'ingegnere alla genialit� del creativo, all'insegna del gioco che � il leit-motiv della sua vita.

�Sono partito da Palermo - racconta - dove mia madre aveva un negozio di giocattoli. Gli aquiloni doveva comprarli all'estero, fin quando mi chiese perch� io, che avevo finto gli studi in ingegneria, non provavo a costruirne qualcuno. Nell'81, insieme ad alcuni amici presentai il primo modello e nel giro di sei mesi la passione era diventata amore; ma la vera svolta c'� stata con l'arrivo a Roma negli anni Ottanta: nell'87, facendo un giro in moto in provincia all'Abbazia di Farfa, vidi il cartello. "Vendesi" di una casa posta su una collinetta, in una zona che mi piaceva molto per la tranquillit� e il panorama che scopriva. Con mia mogl�e Marina decisi di acquistarla e qui dove siamo abbiamo ristrutturato casa e ricavato � locali per i laboratori, il resto � arrivato da s�.

Ormai la sua vita si divide tra casa e bottega e per nulla al mondo Accascina rinuncerebbe � questo paradiso dei giochi. �Mi piacerebbe insegnare ai ragazzi come si costruisce un aquilone - scherza -se il presidente Ciampi d� uno stipendio fisso al sottoscritto e a mia moglie, sono disposto a mollare tutto. Non voglio espandere ulteriormente l'attivit�, anche perch� se lo facessi, dovrei lasciare Montopoli e andare in una zona artigianale o industriale,,non fa per me. Certo,qui non c'� il mare e il mare di Mondello mi manca, eccome�.

Volare con i piedi per terra � quasi una filosofia di vita: �Sa, non � facile come sembra costruire aquiloni � spiega - io sono ingegnere ed i conti devono tornare, per questo ci vuole studio e pazienza, ogni segmento dell'aquilone deve essere messo al posto giusto, altrimenti non funziona�. A Montopoli,con lui che cura l'organizzazione, lavorano la moglie Marina (progettazione e taglio), Aldo (amministrazione), Angelo (spedizioni) , e Giuseppina (sarta). Dall'inizio a oggi, la '''produzione'' di Alivola ,� passata dalle semplici losanghe per bambini agli aquiloni "professionali" per adulti, fino agli spinnaker per i surf, da 8 a 20 metri a seconda della forza del vento. Il materiale pi� usato � il Ripstop Nylon, 42 grammi di peso e una grande resistenza. �Una bella spinta - aggiunge - l'ha data il sito internet, attivo da quattro anni, ma pi� in termini di visibilit� che di fatturato. Con il catalogo on line (� appena uscito quello 2003/2004 ndr) abbiamo una vetrina in pi�, ma il nostro mercato � essenzialmente in Italia, pur essendo in ottimi rapporti con l'estero, �n particolare con un�azienda francese�. Nell'economia della wunderkammer di Montopoli, una voce importante ce l'ha il negozio di "giocoleria", che ha fornito,anche i circhi delle famiglie Orfei e Togni.

Un fatturato ,che cresce costantemente del 10-15% ogni anno, a ritmi pi� vertiginosi cresce la voglia dell'ingegnere di mettere in pratica altri progetti, il prossimo � gi� in volo.

 

Ottobre 2002

Aquiloni

Stampa Alternativa

 

Guido Accascina - Aquiloni - Collana Monografie - ISBN: 683-1


Scritto da un costruttore professionista, "Aquiloni" � il primo libro realizzato sull'argomento in Italia, indispensabile per ogni aquilonista e pienamente godibile da chiunque voglia saperne di pi�.
Oltre ai tradizionali capitoli sui progetti e sulle tecniche di realizzazione, il libro contiene tre parti inedite: una ricostruzione storica, ampia e dettagliata, dell'evoluzione dell'aquilone dalla Cina di duemila anni fa fino ai nostri giorni; una parte che illustra, in modo semplice e divertente, l'aerodinamica del volo; un albero genealogico degli aquiloni, suddivisi per famiglie e generi, in modo da renderne facile il riconoscimento in volo.
Infine una aggiornata agenda con le date dei festival e gli indirizzi dei club, dei costruttori, dei negozi e dei fornitori dei materiali per la costruzione.
Illustrato da centinaia di disegni esplicativi, � arricchito dalle immagini dei migliori fotografi professionisti specializzati in aquiloni.

Novembre 1997

Planet Cerf-Volant n.8 Novembre-Dicembre 1997

Articoli e foto di Maxime Fellion*

traduzione a cura di Dedella Orlando

 

Festival a Palermo

 

All�estremit� sud dell�Italia, un�isola rocciosa : la Sicilia. Montagna che il mediterraneo non � riuscita a sommergere.

La Sicilia � sita tra l�Africa e l�Europa, ed � stata invasa molte volte : Turchi, Greci, Neri, Vichinghi, Romani vi lasciarono le loro impronte. La Sicilia � di una rara ricchezza culturale.

Ogni estate, la citt� di Palermo, pi� di un milione di abitanti, capitale economica e culturale della Sicilia, organizza una serie di festival che raggruppano tutte le arti.

Musica, pittura, teatro, danza ed altre manifestazioni vivono in tutti i quartieri della citt�. "Palermo di scena", festival che dura due mesi e mezzo, � una delle pi� grandi manifestazioni culturali del sud dell�Italia.

I servizi culturali di Palermo volevano un�idea originale per celebrare le festivit� e. in pi�, volevano riabilitare i luoghi sul mare accanto al porto. Per far questo, hanno chiamato Guido degli Aquiloni Alivola, azienda sita a Montopoli.

L�idea era semplice, questo Festival doveva essere un piccolo capolavoro da offrire al popolo Siciliano. E lo � stato. La domenica sera, pi� di 100.000 persone sono venute ad assistere allo spettacolo. Guido ha offerto per quasi un�ora uno spettacolo completo dove si mescolavano aquiloni, musiche, fuochi d�artificio e favole.

Guido e la citt� di Palermo avevano invitato una quindicina di aquilonisti venuti dall�Europa e dagli Stati Uniti, tra i quali G. Peters, Reza Ragheb, M. Lester, M. Gressier, P. Fabre, C. Capelli e il gruppo dei Vulandra.

Sabato : tutti si incontrano sulla spianata davanti al mare. Il caldo � estenuante, il vento debole, ma ognuno si d� da fare, si assemblano gli aquiloni, si alzano le bandiere. La forza del vento sar� sostituita dalla forza delle gambe, bisogner� correre per far s� che gli aquiloni possano prendere un�ipotetica corrente d�aria.

Ma non c�� nulla da fare, irrimediabilmente gli aquiloni crollano al suolo. Ah, se Newton si fosse sbagliato, ci� sistemerebbe molte cose ! Allora, che fare ? Deve esserci una soluzione. Ed � rapidamente trovata. Ci si procura un centinaio di grossi palloni gonfiati con elio, capaci di sollevare gli aquiloni pi� leggeri. Cos� i colli con cravatta di Vulandra ritrovano una testa senza volto, il pesce di Pierre Fabre si ritrova vicino ad uno stupefacente bocciolo di pesca. Una buona idea da ricordare quando manca il vento.

Tutto ci� confermer� agli organizzatori preoccupati che la facolt� di destreggiarsi degli aquilonisti non � una vana parola.

La sorpresa di questo sabato sar� Italiana. Sapendo che la collezione Inglese "European Air Gallery"non � pi� disponibile, Alivola ha chiamato un gruppo di artisti Italiani e in poche settimane ha creato l�"Italian Air Gallery". Cos�, Marina Gigli, Anna Morgavi, Barbara Crassellini, Saro Puma, Sandro Beltramo, Lorenzo Isella, Thery Silvestrini, Stefano Bruni, Guido Accascina, tutti pittori, si ritrovano davanti alle loro opere, molti di essi scoprendo gli aquiloni per la prima volta.

La domenica, tutti sapevano che la serata sarebbe stata il momento clou. Il direttore della messa in scena, musicista, aveva spiegato ci� che desiderava ed organizzato il suo programma dopo aver ascoltato ogni aquilonista. In ogni caso, qualunque cosa fosse accaduta, musicisti, cantori, artificieri e aquilonisti erano decisi a presentare lo spettacolo. Tutto il pomeriggio erano stati fatti degli sforzi per dimostrare che la forza delle gambe avrebbe potuto rimpiazzare la forza del vento.

La notte scende, il pubblico � l�, numeroso, le automobili creano un mostruoso imbottigliamento sul viale che costeggia la spianata. Poi comincia una magia che un testo e delle foto non bastano a descrivere. Come raccontare la voce del narratore di fiabe, le esplosioni dei fuochi d�artificio, la musica, le luci e i movimenti degli aquiloni ? Questo spettacolo, poich� si parla di uno spettacolo nel senso forte della parola, � il primo del genere che mi sia capitato di vedere.

Non si pu� che applaudire e sperare che questa manifestazione sia ripetuta. E� cos� che l�aquilone potr� acquistare i suoi veri titoli di nobilt�.

Volo di notte

"Palermo di scena" � stato un vero Festival di aquiloni. Un Festival diverso da tutti quelli che abbiamo visto prima. I voli del sabato e della domenica non sono stati che un preludio alla meraviglia che gli aquilonisti preparavano per la sera. Uno spettacolo straordinario, musica e luci di qualit�, un narrastorie incredibile, nessun bisogno di conoscere la lingua di Dante, fuochi artificiali numerosi e degli aquiloni presentati con sapiente distribuzione.

Il volo notturno era il frutto di un lungo lavoro preparatorio. Il pomeriggio della Domenica erta stato consacrato a scegliere gli aquiloni, adattarli allo scenario, alla forza del vento e alla tipologia del terreno.

Ognuno ha dato il suo parere, portato i consigli delle sue precedenti esperienze. Tutti avevano la volont� di raggiungere la perfezione.

Anche se le condizioni meteorologiche non erano delle pi� favorevoli, e il grande assente della serata era il vento, gli ospiti erano presenti

Niente era stato lasciato al caso : al calar della notte, tutti gli aquiloni erano pronti, posizionati nel loro ordine di entrata in scena, ognuno aveva ascoltato la musica e le indicazioni del direttore di scena ed era diventato un attore al servizio dello spettacolo.

Qualche foto e qualche riga non bastano a descrivere questa magica manifestazione, durante la quale gli aquiloni hanno preso nuove forme e nuovi colori. Ma gli attori di questo spettacolo hanno capito che il messaggio era passato : hanno sentito gli applausi del pubblico. Raramente un festival di aquiloni ha conosciuto un simile tuono di applausi.

Speriamo davvero per l�anno prossimo !

 

* Maxime Fellion � redattore capo di Planet Cerf Volant ed ha partecipato al Festival di Palermo di sua iniziativa e a sue spese, dopo aver saputo dal tam-tam aquilonistico internazionale dell�evento. (Nota di G. Accascina)